Diserbo del mais in pre e post emergenza precoce
La competizione delle malerbe è estremamente critica per il mais, particolarmente nelle prime fasi di crescita e, se supera quella del mais, può comportare perdite produttive misurabili dal 30 al 70%. In questo articolo esaminiamo una serie di tecniche attuabili nella coltivazione del mais volte a ridurre la carica di erbe infestanti, a razionalizzare gli interventi chimici e a prevenire l’insorgenza delle resistenze agli erbicidi. Viene quindi approfondita la pratica del diserbo di pre- emergenza che, a differenza di quanto avviene in altre colture estensive, nel mais rappresenta la pratica di diserbo più diffusa e con il miglior rapporto costo/beneficio.
Ogni maiscoltore ama e cura il proprio mais, una coltura possente e rigogliosa alla raccolta, quanto delicata e fragile nelle prime settimane di vita.
Il mais, infatti, ha un’iniziale crescita lenta, tanto più se seminato precocemente – da inizio marzo - come si tende a fare sempre più frequentemente in Italia, allo scopo di aumentare le rese, anticipando la fioritura per ridurre gli stress idrici estivi e l’incidenza degli attacchi di piralide. Questa pratica rende ancora più sensibile la giovane coltura alla competizione delle erbe infestanti che hanno minori esigenze termiche e crescono più velocemente, sfruttando lo spazio tra le file.
Quando in questa fase lo sviluppo delle malerbe supera quello della coltura, la stima delle perdite produttive alla raccolta può arrivare ad attestarsi in un range compreso dal 30 al 70%.
È vero che una volta superata la prima fase di sviluppo, il mais cresce rapidamente, chiude le file e riduce lo spazio e l’esposizione delle malerbe ai raggi solari, ma ci sono infestanti che non sono da meno in quanto a dimensioni, come ad esempio il Cencio molle o la Sorghetta.
Per non parlare del fatto che una presenza massiccia di infestanti porta al sicuro rallentamento delle operazioni di raccolta creando non pochi problemi agli operatori e al normale funzionamento delle macchine (ad esempio Sicyo e Convolvolo tendono ad arrampicarsi ostacolando la crescita della coltura).
Per saperne di più sulle infestanti del mais leggi gli articoli
"Piante infestanti del mais: conoscerle e controllarle efficacemente"
"Piante infestanti a foglia larga del mais: conoscerle per controllarle"
"Piante infestanti a foglia stretta del mais: conoscerle per controllarle".
Il controllo tempestivo di tutte le erbe infestanti – siano esse monocotiledoni o dicotiledoni – è essenziale, per non compromettere fin dalla semina il risultato produttivo finale e di conseguenza il reddito. In altre parole, se controlli le infestanti presto e bene, la pianta si troverà nelle migliori condizioni per sfruttare spazio e luce ed assorbire acqua e nutrienti, ponendo le basi per una produzione elevata e di qualità.
Il tecnico Adama della tua zona può darti una mano per gestire al meglio le infestanti del tuo mais, integrando pratiche agronomiche e diserbo chimico, in funzione della zona, del tipo di terreno e di flora infestante e, naturalmente, delle tue esigenze.
Ci sono una serie di tecniche attuabili nella coltivazione del mais, che contribuiscono a ridurre la carica di erbe infestanti, a razionalizzare gli interventi chimici e a prevenire l’insorgenza delle resistenze agli erbicidi.
Valuta se e quali puoi adottare anche tu, in funzione delle scelte e dell’indirizzo della tua azienda:
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la rotazione con altre colture, soprattutto se queste prevedono arature profonde che impediranno la germinazione di molte specie infestanti
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la preparazione anticipata dei letti di semina, con la cosiddetta “tecnica della falsa semina” e l’impiego di glifosate sulle infestanti già emerse
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la sarchiatura/ rincalzatura, effettuate quando la coltura ha 7/8 foglie e che agevolano la crescita del mais eliminando meccanicamente le infestanti presenti in quella fase lungo la fila.
Queste tecniche non si possono ritenere sostitutive, bensì complementari al diserbo di pre e post-emergenza, ma certamente rendono più sostenibile in tutti i sensi la gestione delle erbe infestanti.
Valuta per tempo quando e come attuare il diserbo di pre-emergenza
A differenza di quanto si fa comunemente in altre colture, come ad esempio il frumento o la soia, nel mais la pratica di diserbo più diffusa è quella del pre-emergenza - rispetto al post-emergenza - per i segueti motivi.
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Limita gli effetti negativi delle infestanti nelle prime fasi di crescita
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È risolutiva, nella maggior parte dei casi
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È economicamente vantaggiosa
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Offre una maggiore flessibilità di trattamento rispetto al post-emergenza dove si agisce in una ristretta finestra di intervento
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Riduce il numero di infestanti su cui eventualmente si può intervenire in post-emergenza
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Ha una maggiore selettività verso la coltura
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Argina il problema legato alle possibili resistenze ai principi attivi di post-emergenza.
Pur essendo una tecnica consolidata per la gestione delle infestanti nel mais, il diserbo di pre-emergenza ha visto grandi cambiamenti negli anni, sia per l’uscita di molte “molecole storiche” e riduzione d’impiego di altre, sia per l’anticipo delle semine del mais da aprile a marzo.
L’indisponibilità o la riduzione d’impiego delle soluzioni tradizionalmente utilizzate su mais in pre-emergenza ha stimolato la presenza di malerbe “nuove”, la cosiddetta flora di sostituzione, che vede ora crescenti erbe infestanti come ad esempio l’Acalypha virginica.
L’anticipo delle semine ha aumentato la diffusione di infestanti tipiche di altre colture come il grano o la barbabietola da zucchero, quali ad esempio le Poligonacee. Inoltre, in queste condizioni, allontanano sempre più lontano il momento in cui si può intervenire in post-emergenza favorendo la crescita delle infestanti a spese del mais che sappiamo avere maggiori esigenze termiche.
A complicare ulteriormente questa situazione, la diffusione della monocoltura negli areali a vocazione zootecnica e delle tecniche di minima lavorazione/ semina su sodo, che possono portare alle seguenti problematiche:
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monosuccessione: rischio d’insorgenza di infestanti resistenti agli erbicidi cosiddetti ALS e agli erbicidi inibitori della fotosintesi
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minima lavorazione/ semina su sodo: infestazioni meno equilibrate e banca semi concentrata nei primi strati
Quale diserbo va meglio per te?
La scelta del programma di diserbo più adatto alla tua realtà rimane sempre determinante per raggiungere l’obiettivo con il miglior rapporto costo/beneficio.
Per questo di seguito diamo alcune indicazioni di massima:
Se anche tu cominci presto a seminare il mais, scegli soluzioni che abbiano una lunga durata d’azione e uno spettro ampio, per controllare le specie di graminacee e dicotiledoni a nascita invernale (che altrimenti emergeranno prima del mais) e primaverile-estiva (che altrimenti emergeranno dopo il mais).
L’intervento può andare dalla pre-emergenza del mais, alla post-emergenza precoce della coltura, in funzione della flora infestante che devi gestire nei tuoi appezzamenti. Naturalmente un intervento in post-emergenza precoce richiede prodotti selettivi per il mais.
In linea generale i prodotti impiegati in pre-emergenza del mais agiscono sulle infestanti quando queste nel terreno germinano e cominciano ad assorbire l’acqua (e l’erbicida) presente nella soluzione circolante. Chiaramente se il terreno si trova in condizioni di scarsa umidità questo non avviene e l’efficacia dei prodotti nel tempo può ridursi per degradazione o adsorbimento da parte dei colloidi del suolo. Ideale, quindi, è che piova nei giorni successivi al trattamento, per permettere agli erbicidi di raggiungere la soluzione circolante e i semi o le giovani plantule delle malerbe.
È difficile che un solo prodotto risolva tutti i problemi, mentre l’impiego di miscele di prodotti scelti in funzione di durata, spettro d’azione e flessibilità d’impiego, può rivelarsi risolutivo per contenere le principali infestanti, possibilmente seguito da una sarchiatura quando il mais raggiunge le 6-8 foglie e da un intervento mirato in post-emergenza.
Adama ti propone una soluzione di diserbo che prevede la miscela estemporanea di due prodotti complementari: ANTIGRAM GOLD e SULCOTREK.
Il periodo di applicazione in miscela si estende dalla pre-emergenza alla post-emergenza precoce del mais.
Questa soluzione ti permette di:
- allungare il periodo d’impiego in funzione della flora infestante che vuoi controllare
- allargare al massimo lo spettro d’azione
- controllare sia infestanti graminacee che dicotiledoni, nel rispetto del tuo mais.
Per saperne di più su questa soluzione, leggi l’articolo dedicato: "SULCOTREK e ANTIGRAM GOLD per il diserbo del mais in pre-emergenza"
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