Insetti del grano: conosci i parassiti che affliggono la coltura
In campo gli insetti tendono a ridurre in varia misura la resa produttiva: tra questi, i più comuni e ubiquitari sono gli afidi; altri possono compromettere i parametri qualitativi delle farine derivate, rendendole non idonee alla trasformazione (sia panificazione che pastificazione): tra questi, le cimici.
In magazzino, i parassiti causano ulteriori perdite produttive e inquinano le derrate.
Per poter gestire gli insetti dannosi in modo adeguato e senza interventi inutili, prima di tutto bisogna saperli riconoscere per individuare la presenza delle specie più dannose. È inoltre estremamente utile sapere quali fattori favoriscono la loro proliferazione in campo e quali tecniche possono ridurne la diffusione. Così facendo, si potranno contenere gli interventi insetticidi allo stretto necessario.
Perché gli insetti sono dannosi per il grano?
Tante sono le specie di insetti che possono attaccare il frumento ed altri cereali a paglia, producendo danni alla produzione in termini quantitativi, ma anche spesso qualitativi sulla granella.
I cereali sono suscettibili agli attacchi degli insetti in tutte le fasi del proprio sviluppo.
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Il cereale attaccato precocemente può mostrare un ritardo produttivo, ma anche una peggiore qualità del glutine, una inferiore quantità di amido, fino ad alterazioni fisiologiche della pianta dovute alla reazione tra la pianta e l’insetto. In questa fase, i danni sono maggiori sulle colture a minor grado di accestimento (in questo caso i problemi possono essere maggiori su grano che su orzo).
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Attacchi durante la fioritura e spigatura sono molto critici perché possono influire sull’allegagione e sulla formazione di spighe povere di semi.
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Il più elevato impatto sulla resa è dato dagli insetti che riducono la superficie dell’ultima foglia e la traslocazione di assimilati alle cariossidi.
Oltre ai danni diretti di riduzione della fotosintesi, disseccamento parziale o totale della spiga, deperimento fino alla morte della pianta, i fitofagi possono provocare anche danni indiretti, quali lo sviluppo di fumaggini o la trasmissione di virus.
I principali insetti che attaccano la pianta di grano e i danni prodotti
Gli insetti fitofagi che attaccano l’apparato aereo del frumento e di altri cereali a paglia sono tanti, qui ci concentreremo su quelli più diffusi o più pericolosi per il frumento nel nostro Paese:
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Afidi
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Cimici
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Lema
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Zabro gobbo
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Tignola del culmo e della spiga
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Mosca frit
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Cecidomia equestre
Afidi
Specie
Sono numerosissime, le più frequenti in Italia sono Sitobion avenae e Rhopalosiphum padi.
Organi attaccati e danni
Le maggiori popolazioni di afidi si rilevano tra fine fioritura e spigatura, quando soprattutto Sitobion avenae invade le spighe.
I danni possono essere diretti o indiretti
- I danni diretti consistono nella sottrazione di linfa a causa delle punture e si manifestano con ingiallimenti e cali produttivi che possono arrivare in casi molto gravi anche al 30% della produzione.
- I danni indiretti consistono nella produzione di melata con conseguente comparsa di
fumaggini, ma soprattutto nella trasmissione di virosi (es. nanismo giallo dell’orzo = Barley yellow dwarf virus).
Condizioni predisponenti
La rotazione con il mais, altro ospite di Rhopalosiphum padi, può stimolare attacchi autunnali dell’afide.
Le infestazioni sono inoltre favorite da primavere fresche e umide e dalla presenza di graminacee spontanee nella coltura o nei fossi.
Cimici
Specie
Aelia rostrata e Eurygaster maura sono le due specie che causano maggiori danni sul frumento.
Organi attaccati e danni
Adulti e forme giovanili pungono culmo, foglie e spighe, dove causano i danni più rilevanti.
Le punture operate sul rachide della futura spiga causano aborti fiorali, ma quelle più pericolose avvengono durante la maturazione latteo-cerosa, quando, oltre a provocare la riduzione quantitativa del raccolto, abbassano il tenore proteico della granella. Questo fenomeno è causato dagli enzimi contenuti nella saliva che demoliscono le proteine delle cariossidi. Basta il 5% delle cariossidi con punture di cimice per rendere le farine non idonee alla panificazione, né alla produzione di pasta.
Condizioni predisponenti
Primavere fredde e piovose possono ostacolare l’ovideposizione e lo sviluppo giovanile.
Lema
Specie
Oulema melanopus, comune in tutte le coltivazioni di cereali.
Organi colpiti e danni
Adulti e larve danneggiano le foglie, sulle quali compiono erosioni longitudinali risparmiando l’epidermide superiore e le nervature. In caso di attacchi gravi, la riduzione dell’attività fotosintetica nelle foglie poste nella parte terminale del culmo può generare un calo drastico della resa.
Condizioni predisponenti
Dal momento che il fitofago vive non solo sul frumento, ma anche su altri cereali e su graminacee spontanee e foraggere, la loro presenza favorisce la diffusione delle larve sul grano.
Zabro gobbo
Specie
Zabrus tenebrioides, presente in tutte le aree cerealicole italiane, soprattutto nelle coltivazioni collinari settentrionali.
Organi colpiti e danni
I danni sono operati sia dalle larve, soprattutto in primavera, che successivamente dagli adulti. Le larve vivono nel terreno da cui raggiungono le foglie delle piante di frumento in accrescimento, lasciando intatte le sole nervature e formando, con i resti sfilacciati, un groviglio alla base dei culmi.
Gli adulti si arrampicano lungo il culmo fino alle spighe, dove si nutrono delle cariossidi allo stadio di maturazione lattea.
Tignola del culmo e della spiga
Specie
Ochsenheimeria bisontella, lepidottero presente su frumento negli areali del Centro Italia.
Organi colpiti e danni
La larva attacca le spighe e divora le cariossidi neoformate, per poi penetrare nell’apice del culmo, causando l’avvizzimento fino al completo disseccamento della spiga.
Condizioni predisponenti
Le infestazioni sono favorite dal ristoppio del frumento, in quanto le larve sopravvissute sulle piante avventizie riescono a trasferirsi agevolmente su quelle di frumento.
Mosca frit
Specie
Oscinella frit, piccola mosca comune nelle coltivazioni cerealicole italiane.
Organi colpiti e danni
Le larve di questo dittero non producono mine come la prevalenza di altre piccole mosche che vivono a spese del frumento, ma si insediano nella parte centrale della pianta causando il disseccamento della foglia sovrastante.
Il danno è tanto più grande quanto più precoce è l’attacco, andando dalla morte delle giovani piantine, a ritardi nello sviluppo e perdita di produzione delle piante colpite allo stadio di 3-4 foglie che reagiscono all’insetto con l’emissione di culmi laterali.
Durante la formazione della spiga, le larve possono anche penetrare nelle spighette per divorarne il fiore e la cariosside in formazione.
Condizioni predisponenti
Mantenimento delle stoppie nel campo dopo la raccolta e presenza di graminacee infestanti.
Cecidomia equestre
Specie
Haplodiplosis marginata, piccolo dittero presente su molte specie di cereali e su graminacee infestanti
Organi colpiti e danni
Gli attacchi sono riconoscibili per la presenza di rigonfiamenti sui culmi colpiti che tendono a rimanere corti e si rompono facilmente.
Le spighe dei culmi colpiti restano molto spesso chiuse e producono cariossidi atrofizzate, a basso contenuto di glutine e amido.
In generale, i danni sono confinati ai bordi dei campi.
Condizioni predisponenti
Anche in questo caso, la presenza dell’insetto è favorita dalla presenza di graminacee spontanee presenti ai margini degli appezzamenti.
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