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Raccolta uva adama

Risultati della raccolta dell'uva: quali sono gli standard qualitativi?

La raccolta dell’uva da tavola è il banco di prova che stabilirà se il lavoro eseguito durante l’anno per ottenere grappoli di qualità ed esteticamente perfetti ha dato risultati soddisfacenti o meno.
Raccolta uva adama

L’uva da tavola di Mazzarrone ad esempio è la varietà più importante della Sicilia, e la sua produzione ricopre un ruolo estremamente importante nell’economia agricola locale, grazie anche all’ottenimento del riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta) nel 2003, deve rispettare infatti  quanto sancito nel Disciplinare di Produzione.

Questo documento, firmato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, raccoglie tutte le informazioni relative al prodotto, nonché le sue modalità di coltivazione che, oltre ad avvenire all’interno del territorio previsto, devono essere quelle tradizionali per conferire a questa uva le specifiche caratteristiche e la qualità che la contraddistinguono. 

Il Disciplinare racchiude anche importanti informazioni inerenti alla raccolta di questa tipologia di uva da tavola. Per le varietà precoci questa operazione deve avvenire tra maggio e agosto, mentre per quelle medio e tardive tra agosto e dicembre.

Per ottenere il riconoscimento IGP l’uva deve quindi presentare:

  • Un grappolo privo di difetti
  • Peso minimo di 400 grammi
  • Peso medio dell’acino compreso tra i 3 ed i 5 grammi, a seconda delle varietà, che possono essere ad acino piccolo o grosso
  • Buccia di colore intenso e ricoperta di pruina
  • Contenuto di solidi solubili totali minimo 13,00 gradi Brix
  • Rachide privo di imbrunimenti da invecchiamento e di sintomi di oidio

Queste informazioni fanno quindi ben comprendere le ragioni per cui questa tipologia di uva sia tanto apprezzata e famosa, oltre che considerata di massimo prestigio per la tradizione siciliana.

L’uva di Mazzarrone IGP: caratteristiche e proprietà

L’uva di Mazzarrone IGP è una varietà di uva da tavola caratterizzata da buccia esente da difetti e polpa compatta dal sapore dolce e gustoso. È un prodotto molto apprezzato dai viticoltori che ne amano la lunga conservazione naturale, che può arrivare anche ad un mese se conservata in luoghi freschi e asciutti.

Viene suggerito il consumo di questo prodotto al mattino a stomaco vuoto, in quanto ha effetto depurativo sull’organismo. L’uva di Mazzarrone aiuta inoltre la digestione, è un’ottima alleata per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, rendendolo appunto più fluido, ha effetto diuretico e possiede un contenuto elevato di vitamina C.

L’uva di Mazzarrone IGP è anche uno degli indiscussi protagonisti della cucina siciliana, impiegato per la preparazione di marmellate, gelatine e confetture, nella pasticceria locale, per la produzione di sorbetti e succhi di frutta, oltre che per arricchire insalate estive.

Il periodo migliore per consumarla è quello compreso tra settembre e ottobre perché, come per ogni frutto o ortaggio, se fruito nella stagione di produzione conserverà appieno le proprietà nutrizionali.

Curiosità sull’uva di Mazzarrone

Quando si parla dell’uva di Mazzarrone è inevitabile un cenno alle leggende inerenti le sue origini. Pare infatti che, secondo una leggenda, Dionisio portò la vite dalla Mesopotamia all’India, all’Egitto, alla Grecia e infine in Sicilia.

L’unico fattore certo è che le prime tracce di vigneti in quest’area si collocano tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, come testimoniano alcuni atti pubblici di compravendita stipulati in quel periodo.

La coltivazione dell’uva di Mazzarrone fa parte indubbiamente delle tradizioni siciliane e, come sancito anche dal Disciplinare, la forma di coltura maggiormente impiegata è quella del tendone e la controspalliera.

Come è possibile ottenere grappoli tanto perfetti e rispecchianti completamente quanto sancito dal Disciplinare?

Indispensabile è la cura dei vigneti e soprattutto l’esecuzione dell’acinellatura, pratica che prevede l’eliminazione e la rimozione degli acini più piccoli e danneggiati, per ottenere grappoli perfetti e dalle migliori proprietà.

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Gli standard qualitativi dell’uva da tavola Vittoria e Italia

Allo stesso tempo, anche quando si parla di varietà di uva da tavola Vittoria e Italia, sono indispensabili una serie di requisiti perché queste siano considerate di qualità superlativa, e idonee alla distribuzione sul mercato.

Nell’ambito dell’uva da tavola è bene sottolineare che gli standard qualitativi richiesti sono molto più elevati rispetto a quella impiegata per la produzione di vino.

L’uva da tavola Vittoria e Italia devono infatti rispettare queste caratteristiche:

  • Le proprietà devono risultare inalterate anche al 14° giorno di conservazione in frigorifero dopo la raccolta
  • Il prodotto deve essere raccolto quando il grado zuccherino medio è del 16%
  • I chicchi devono essere pressoché tutti delle stesse dimensioni
  • La forma degli acini deve essere sferica, di colorazione giallo con sfumature di verde, buccia spessa, polpa succosa e dolce per la varietà Vittoria
  • Gli acini devono essere grandi e croccanti, la buccia giallo-ambrata spessa e la polpa succosa per la varietà Italiana

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