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Avena fatua ADAMA

Ruggine del grano: cos'è e come riconoscerla

La ruggine, nelle sue tre forme gialla, bruna e nera, è una malattia del frumento che può condizionare la capacità produttiva delle piante se non gestita adeguatamente, come la storia ci narra. Oggi nei nostri areali la ruggine può essere controllata adeguatamente integrando buone pratiche agronomiche e un intervento fungicida tra l’accestimento e la levata.
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Una malattia temuta fin dai Romani

La ruggine è una malattia fungina ben nota sin dai tempi degli antichi Romani, per gli effetti devastanti provocati dalla stessa sul frumento e altri cereali a paglia

Già sotto l’imperatore Numa Pompilio si venerava Robigo, la divinità che proteggeva il grano dalla ruggine, e a lei si dedicava una festa, la Robigalia, il 7°giorno delle Calende di Maggio – equivalente all’odierno 25 aprile – proprio nel periodo più propizio alle infezioni di ruggine. 

Della ruggine parla anche Virgilio nel primo libro delle Georgiche, sottolineandone la pericolosità con i versi, tradotti dal latino: “ben presto anche ai campi di frumento si aggiunse la malattia, tanto che la dannosa “ruggine” si mangiava le spighe e il cardo improduttivo pungeva nei campi”.

A questa malattia del grano sono state attribuite gravi carestie, come nel 1766, quando la ruggine distrusse tre quarti della produzione del cereale del Granducato di Toscana con effetti devastanti sulla popolazione per la carena di generi di prima necessità e l’insorgenza di epidemie.

 

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Oggi la gestione della ruggine, nelle sue varie forme descritte più avanti, è possibile e non desta particolari problemi nei nostri areali, ma esistono ancora zone del mondo dove rappresenta una seria minaccia per la salvaguardia del raccolto e conseguentemente per la sicurezza alimentare di intere popolazioni in Africa e Asia. La FAO è fortemente impegnata per seguire la diffusione di alcuni ceppi di ruggine del grano in queste aree del mondo e fornisce informazioni aggiornate e facilmente accessibili ad una rete internazionale di sorveglianza di questa patologia.

 

Come riconoscere le diverse forme di ruggine 

I funghi che causano la ruggine appartengono al genere Puccinia e alle specie Puccinia striiformis (ruggine gialla), Puccinia recondita (ruggine bruna) e Puccinia graminis (ruggine nera). 

La ruggine colpisce il frumento e altri cereali a paglia, dove produce le caratteristiche pustole sulle foglie, la guaina e più limitatamente la spiga.

Le tre forme di questa patologia del frumento sono distinguibili per la diversa colorazione e disposizione delle pustole, nonché per l’epoca di comparsa e il livello di pericolosità.

  • Ruggine gialla: è la più precoce, viene provocata dal fungo Puccinia striiformis. Denominata anche ruggine striata per la disposizione delle pustole, piccole e allungate, di colore giallo-aranciato, nonché raggruppate in strisce longitudinali ininterrotte. Questa specie interessa particolarmente le foglie e, solo di rado, colpisce le spighe.

  • Ruggine bruna: è causata dal fungo Puccinia recondita. Si manifesta con pustole di colore bruno-rossastro tondeggianti, di circa 1-2 mm di ampiezza e distribuite sul lembo della foglia in maniera irregolare.

  • Ruggine nera: detta anche lineare o dello stelo, è la più pericolosa e portata dal fungo Puccinia graminis. Questa compare tardivamente, nel periodo di maturazione della pianta e colpisce in prevalenza le guaine fogliari e il culmo, dove forma pustole di 2-3 cm allungate e disposte parallelamente alle nervature.

Papavero

Perché e quando la ruggine è pericolosa per il grano

In caso di gravi attacchi di ruggine, la presenza delle pustole riduce drasticamente la capacità del cereale di effettuare la fotosintesi e causa perdite d’acqua per evapo-traspirazione dalle lacerazioni. Come conseguenza di può arrivare ad un disseccamento prematuro della pianta e ad una diminuzione della produzione di granella.

Generalmente le ruggini sono favorite dall’alternanza di periodi freschi e periodi più caldi e asciutti.

Nelle recenti annate sono stati riportati danni significativi ascrivibili a ruggine gialla, una recrudescenza della ruggine bruna, soprattutto su frumento duro, ma anche su tenero e la presenza di ruggine nera, in misura maggiore nell’Italia meridionale. 

 

Come controllare le ruggini del frumento

Il controllo delle ruggini rientra in un più ampio programma di gestione delle malattie che colpiscono principalmente l’apparato fogliare dei cereali dalle prime fasi di sviluppo alla fioritura. 

Questo approccio prevede l’adozione di tecniche e mezzi volti ad aumentare le difese naturali del cereale o a contrastare direttamente l’insorgenza della malattia, non potendo ovviamente influire sui fattori climatici predisponenti.

Tipicamente le tecniche volte ad aumentare le difese naturali sono:

  • l’uso di varietà di grano con una maggiore tolleranza naturale (ossia genetica) nei confronti delle malattie 

  • le tecniche di coltivazione che “irrobustiscono” la pianta o rendono meno favorevoli le condizioni ambientali all’interno della coltura (rotazioni, controllo delle erbe infestanti, concimazioni contenute…)

Ad integrazione delle tecniche agronomiche, è buona pratica effettuare un intervento con fungicidi ad ampio spettro, quando si effettua il diserbo di post-emergenza o nella fase di fine levata, allo scopo di controllare sia le ruggini che le altre malattie cosiddette della foglia.

Con questo obiettivo Adama mette a disposizione dei cerealicoltori una linea di prodotti per il controllo delle ruggini e delle altre malattie della foglia o della spiga.

Per puntare alla massima resa, sia in termini quantitativi che qualitativi e, conseguentemente, economici.

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