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piante infestanti foglia larga

Controlla infestanti e insetti nocivi per massimizzare la resa e la salubrità del tuo mais

Il mais insieme al riso e al frumento contribuisce in larga misura a coprire il fabbisogno energetico della popolazione mondiale; a differenza delle altre due colture, il contributo non è tanto dato dal consumo alimentare diretto, ma piuttosto dall’apporto indiretto, come principale ingrediente della dieta animale per uso zootecnico.

Quindi anche se solo una piccolissima parte della produzione è consumata direttamente dall’uomo come alimento, il mais contribuisce al nostro benessere quando viene trasformato in carne, latte, uova e altri prodotti di origine animale.

Il mais contribuisce anche al benessere economico del nostro Paese: si può dire, infatti, che anche dal mais italiano derivano i prodotti tipici più venduti e apprezzati in Italia e nel mondo, come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il Prosciutto Crudo di Parma o San Daniele.

Coltivare mais richiede tanta esperienza e dedizione. Ogni maiscoltore lo sa bene, come sa che questa coltura, soprattutto nei primi mesi di vita, ha tanti nemici da combattere.

In questo articolo troverai una sintetica panoramica dei principali problemi fitoiatrici del mais e di come poterli gestire in modo efficace, duraturo e sostenibile, per continuare a produrre con successo una coltura che contribuisce a portare nel mondo prodotti alimentari inimitabili.

Per ogni argomento troverai link agli articoli di approfondimento. Buona lettura.
piante infestanti foglia larga

In questo articolo ci concentreremo in particolare sui seguenti argomenti:

Le erbe infestanti: la problematica fitosanitaria più critica nella coltivazione del mais

Le erbe infestanti più diffuse e pericolose nei nostri campi di mai

Le pratiche agronomiche e il diserbo di pre-emergenza e post-emergenza precoce

La soluzione Adama per un efficace diserbo di pre o post-emergenza precoce del mais

L’utilità dell’intervento in post-emergenza del mais 

Le soluzioni efficaci e selettive di Adama in post-emergenza del mais

Gli insetti che minacciano la coltura del mais

Come difendere il mais dagli insetti terricoli

Come difendersi dagli insetti che attaccano la parte aerea del mais

 

Le erbe infestanti: la problematica fitosanitaria più critica nella coltivazione del mais

Le erbe infestanti rappresentano la principale causa di una ridotta produzione nella coltivazione del mais. Nei primi due mesi di vita, infatti, la pianta di mais tende a crescere più lentamente delle malerbe, che quindi possono avere il sopravvento nella competizione per l’utilizzo di acqua ed elementi nutritivi e per lo sfruttamento di luce e spazio. 

Il problema si è aggravato con la diffusione sempre maggiore delle semine precoci, pratica vincente per aumentare le rese, anticipando la fioritura al fine di ridurre gli stress idrici estivi e l’incidenza degli attacchi di piralide. Tuttavia, tale pratica ha accentuato il problema della competizione da parte delle erbe infestanti che hanno minori esigenze termiche rispetto ai nostri ibridi.

Il mais cresce poi rapidamente e riesce a competere con la prevalenza delle malerbe, ma alcune specie, se non tempestivamente controllate, possono compromettere la resa anche nelle fasi più avanzate di sviluppo della coltura, a causa del portamento rampicante o delle elevate dimensioni che superano quelle della pianta di mais.

Ci sono inoltre delle erbe infestanti che possono anche ostacolare le operazioni di raccolta o contaminare la produzione con sostanze tossiche.

Per queste ragioni è essenziale controllare tempestivamente tutte le malerbe – siano esse monocotiledoni o dicotiledoni - per non compromettere fin dalla semina il risultato produttivo finale e il reddito conseguente. 

Naturalmente, per valutare quando e come intervenire per gestire le erbe infestanti, prima di tutto bisogna conoscerle.

Approfondisci la tua conoscenza della problematica nell’articolo “Piante infestanti del mais: conoscerle e controllarle efficacemente

Le erbe infestanti più diffuse e pericolose nei nostri campi di mais 

A differenza di altri cereali come il frumento, che è coltivato in tutta Italia, il mais nel nostro Paese viene coltivato quasi esclusivamente nelle regioni settentrionali della Pianura Padana, se si escludono macchie di coltivazione nelle zone dove si concentrano allevamenti, come nelle aree meridionali della Toscana, nel basso Lazio, nella zona di Arborea in Sardegna, e in Campania.

La flora infestante del mais conta circa 130 specie di erbe rilevate dagli studiosi nelle nostre coltivazioni maidicole, ma nella pratica sono una quindicina, tra monocotiledoni e dicotiledoni, le specie più frequenti e problematiche nei nostri areali. 

Le più diffuse monocotiledoni o erbe infestanti a foglia stretta nel mais sono, in ordine alfabetico:

  • Cyperus esculentes o Cipollino, Zigolo, Cipero

  • Echinochloa crus-galli o Giavone comune

  • Sorghum halepense o Sorghetta.

Per saper riconoscere la più importanti erbe infestanti monocotiledoni del mais, leggi l’articolo specifico: Piante infestanti a foglia stretta del mais: conoscerle per controllarle 

Le più diffuse o pericolose dicotiledoni o erbe infestanti a foglia larga nel mais sono, in ordine alfabetico:

  • Abutilon theophrasti o Cencio molle

  • Amaranthus retroflexus o Amaranto

  • Bidens tripartita o Forbicina

  • Chenopodium album o Farinello, Farinaccio comune

  • Fallopia convolvulus o Poligono convolvolo 

  • Polygonum aviculare o Correggiola

  • Polygonum persicaria o Persicaria

  • Solanum nigrum o Erba morella

  • Xanthium strumarium o Nappola.

Di nuova diffusione:

  • Acalypha virginica o Acalifa

  • Helianthus tuberosus o Topinambur

  • Sicyos angulatus o Zucca matta.

Per saper riconoscere la più importanti erbe infestanti dicotiledoni del mais, leggi l’articolo specifico “Piante infestanti a foglia larga del mais: conoscerle per controllarle

Le pratiche agronomiche e il diserbo di pre-emergenza e post-emergenza precoce

La presenza di malerbe in un campo di mais è estremamente critica per questa coltura, particolarmente nelle prime fasi di crescita e può comportare perdite produttive misurabili dal 30 al 70%. Per questo vanno controllate tempestivamente e in modo adeguato.

Se controlli le infestanti presto e bene, la pianta si troverà nelle migliori condizioni per sfruttare spazio e luce ed assorbire acqua e nutrienti, ponendo le basi per una produzione elevata e di qualità. 

La pericolosità della flora infestante particolarmente nelle fasi iniziali della coltura è cresciuta negli ultimi anni per diverse ragioni:

  • Uscita dal mercato di prodotti altamente efficaci 

  • Tecniche di minima lavorazione fino alla semina su sodo

  • Anticipo dell’epoca di semina

Ci sono una serie di tecniche attuabili nella coltivazione del mais, che contribuiscono a ridurre la carica di erbe infestanti, a razionalizzare gli interventi chimici e a prevenire l’insorgenza delle resistenze agli erbicidi.

Valuta se e quali puoi adottare anche tu, in funzione delle scelte e dell’indirizzo della tua azienda:

  • La rotazione con altre colture

  • La “tecnica della falsa semina” 

  • La sarchiatura/ rincalzatura

Queste tecniche sono complementari al diserbo di pre e post-emergenza, rendendo più sostenibile in tutti i sensi la gestione delle erbe infestanti.

Quando parliamo di diserbo, nel mais la pratica più diffusa è quella che interviene in pre-emergenza della coltura e delle infestanti, per diversi validi motivi: 

  • Limita gli effetti negativi delle infestanti nelle prime fasi di crescita

  • È risolutiva, nella maggior parte dei casi

  • È economicamente vantaggiosa

  • Offre una maggiore flessibilità di trattamento rispetto al post-emergenza dove si agisce in una ristretta finestra di intervento

  • Riduce il numero di infestanti su cui eventualmente si può intervenire in post-emergenza

  • Ha una maggiore selettività verso la coltura

  • Argina il problema legato alle possibili resistenze ai principi attivi di post-emergenza.

Pertanto, la scelta del programma di diserbo più adatto alla tua realtà rimane sempre determinante per raggiungere l’obiettivo con il miglior rapporto costo/beneficio.

Per approfondire l’argomento, vai all’articolo “Diserbo del mais in pre e post emergenza precoce: le migliori strategie

La soluzione Adama per un efficace diserbo di pre o post-emergenza precoce del mais

Adama ti propone una soluzione di diserbo che prevede la miscela estemporanea di due prodotti complementari: ANTIGRAM GOLD e SULCOTREK 

La soluzione Adama per un efficace diserbo di pre o post-emergenza precoce del mais

Questa miscela ti permette di: 

  • Allungare il periodo d’impiego in funzione della flora infestante che vuoi controllare

  • Allargare al massimo lo spettro d’azione 

  • Controllare sia infestanti graminacee che dicotiledoni, nel rispetto del tuo mais.

La miscela si impiega dalla pre-emergenza alla post-emergenza precoce del mais – fino 3-4 foglie vere – utilizzando SULCOTREK+ANTIGRAM GOLD alle dosi di 2-2,5 l/ha + 1,25 l/ha. 

In merito all’epoca e alle dosi d’impiego dei prodotti, prima dell’uso leggi attentamente e attieniti alle indicazioni e alle avvertenze riportate in etichetta. Inoltre, verifica e rispetta le eventuali disposizioni o norme locali che possono comportare restrizioni d’impiego. 

SULCOTREK+ANTIGRAM GOLD

Il valore di questa miscela si fonda certamente sulle caratteristiche proprie dei due prodotti e sulla sinergia in termini di spettro e durata d’azione, tra ANTIGRAM GOLD, a base di S-metolachlor, il più noto graminicida di pre-emergenza del mais, e SULCOTREK, a base di Sulcotrione e Terbutilazina.

SULCOTREK, infatti, si dimostra il miglior partner per ANTIGRAM GOLD, e offre:

  • Elevata flessibilità d'impiego

  • Selettività in tutte le modalità di utilizzo

  • Elevata attività residuale

  • Ampio spettro d'azione su dicotiledoni comprese le ruderali 

  • Idoneo a strategie anti-resistenza

Inoltre, SULCOTREK si può applicare anche in post-emergenza, dove mantiene l'effetto residuale e la selettività verso il mais.

Per saperne di più, vai all’articolo “SULCOTREK e ANTIGRAM GOLD per il diserbo del mais in pre-emergenza

Visita la pagina dedicata al prodotto ANTIGRAM GOLD per conoscerne le caratteristiche i vantaggi e l'impiego. VISITA LA PAGINA

L’utilità dell’intervento in post-emergenza del mais 

Non sempre l’intervento di pre-emergenza è risolutivo o addirittura non sempre è possibile intervenire in pre-emergenza.

Vediamo i casi in cui può essere necessario agire in post-emergenza di mais ed erbe infestanti:

  1. per completare l’azione diserbante di un trattamento di pre-emergenza, ad esempio in presenza di infestanti difficili, come la Sorghetta o il Convolvolo o di malerbe a nascita scalare, come il Chenopodio

  2. quando ci troviamo in terreni torbosi o molto ricchi in sostanza organica, nei quali il diserbante viene adsorbito e inattivato dai colloidi del suolo

  3. come “diserbo di soccorso” in caso le condizioni climatiche dopo il pre-emergenza ne abbiano condizionato il risultato.

In funzione del tipo di flora infestante effettivamente presente nei tuoi appezzamenti, potrai optare per un prodotto graminicida o dicotiledonicida o per una miscela dei due; importante anche decidere se fare un unico trattamento, con il mais allo stadio di 3-6 foglie, o due successivi, con mais indicativamente a 3-4 foglie e a 6-8 foglie. 

Il trattamento frazionato è fortemente raccomandato in alcune situazioni:

  • Su terreno ad elevato contenuto in sostanza organica, dove si fa solo il diserbo di post-emergenza

  • Quando il mais è seminato su sodo

  • Ove prevedi nascite scalari delle erbe.

Le soluzioni efficaci e selettive di Adama in post-emergenza del mais

Una volta deciso di intervenire con un trattamento in post-emergenza, la scelta del prodotto o dei prodotti da impiegare dipende innanzitutto dal tipo di flora infestante da controllare.

Quando il target primario è la Sorghetta da rizoma, scegli una solfonilurea graminicida come NICOGAN V.O., l’erbicida di post-emergenza di Adama, a base di Nicosulfuron, selettivo per il mais e particolarmente attivo su questa malerba e su altre infestanti monocotiledoni, ma anche su alcune dicotiledoni.

NICOGAN V.O., applicato in un unico intervento a 1 – 1,5 l/ha o in due trattamenti frazionati a 1 l/ha e 0,5 l/ha, è perfettamente selettivo per il mais tra le 2 e le 8 foglie, periodo ideale per l’intervento di post-emergenza. Il lungo intervallo permette una buona flessibilità d’impiego, quindi un posizionamento dell’intervento in base alle nascite delle infestanti e alle condizioni meteo.

Visita la pagina dedicata al prodotto NICOGAN V.O. per conoscerne le caratteristiche i vantaggi e l'impiego.

VISITA LA PAGINA

In presenza di infestazioni miste, potenzia il prodotto a spiccata attività graminicida con un prodotto a base di una sostanza attiva ormonosimile, possibilmente in combinazione con un trichetone, così da controllare graminacee e dicotiledoni, incluse le erbe infestanti più difficili e diffuse nel mais. Scegli PYXIDES DUO, l’erbicida di Adama selettivo di post-emergenza del mais a base di Mesotrione e Dicamba, attivo contro dicotiledoni annuali, perenni e ruderali. Agisce prevalentemente per assorbimento fogliare, ma anche per assorbimento radicale e successiva traslocazione nell’intera malerba.

La miscela del graminicida NICOGAN V.O. e del dicotiledonicida PYXIDES DUO permette di gestire efficacemente le infestazioni miste, incluse le erbe infestanti più difficili, nel pieno rispetto della coltura.

  • Ottima selettività nei confronti del mais

  • Ampio spettro d'azione su infestanti mono e dicotiledoni

  • Efficacia su malerbe difficili come la Sorghetta da rizoma, l’Abutilon e il Convolvolo 

  • Elevata flessibilità d’impiego (dosi e timing)

    La miscela del graminicida NICOGAN V.O. e del dicotiledonicida PYXIDES DUO

Scopri i prodotti Adama per il diserbo di post-emergenza del mais nell’articolo “Diserbo del mais in post emergenza: "NICOGAN V.O. e PYXIDES DUO:la miscela perfetta”

Visita la pagina dedicata al prodotto PYXIDES DUO per conoscerne le caratteristiche i vantaggi e l'impiego.

 

Gli insetti che minacciano la coltura del mais

Il mais può essere attaccato da insetti nocivi durante l’intero ciclo colturale.

Alcune specie hanno habitat prevalentemente terricolo e sono molto pericolose nelle prime fasi di sviluppo delle giovani piantine di mais (seme e plantula), perché si nutrono delle radici o delle plantule, causando riduzioni anche severe dell’investimento iniziale. I principali fitofagi del terreno sono: gli Elateridi, le Nottue terricole e la Diabrotica. 

Non meno temibili sono gli insetti che colpiscono la parte aerea del mais, poiché non solo possono causare riduzioni quantitative della resa alla raccolta, ma anche favorire le infezioni di patogeni fungini produttori di micotossine nocive per l’uomo e il bestiame. I principali fitofagi fogliari sono: la Piralide, la Diabrotica, gli Afidi e le Nottue. 

Gli insetti del terreno

Gli insetti del mais che colpiscono la coltura nelle prime fasi di crescita, attaccando il seme, le radici o la giovane piantina possono arrecare gravi danni alla coltura, producendo con la morte delle piante anche ingenti fallanze di investimento iniziale con diretta ripercussione sul potenziale produttivo finale.

I parassiti del terreno attualmente più dannosi per la pianta di mais appartengono a diverse specie, raggruppabili in tre macrocategorie:

  • Gli Elateridi o Ferretti (Agriotes spp)

  • Le Nottue terricole (Agrotis spp)

  • La Diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera).

Sono le larve di tutti questi insetti che si nutrono del seme e delle giovani piantine. 

Gli insetti che minacciano la coltura del mais

Nottue e Ferretti sono parassiti indigeni, cioè presenti da lunga data nelle coltivazioni di mais italiano.

La Diabrotica, invece, fa parte delle cosiddette “specie aliene” e vede la sua prima comparsa in Italia circa venti anni fa, in un momento in cui il mais era in espansione e non c’erano nemici naturali del parassita.

Approfondisci la tua conoscenza su questi fitofagi, il loro ciclo vitale e i fattori predisponenti la loro presenza nel mais. Leggi l’articolo “Elateridi, diabrotica e nottue i primi nemici del mais

Va considerato che la sola presenza di questi fitofagi non è sinonimo di danno: è importante valutare il livello di infestazione conseguente alla dimensione della popolazione, per decidere se e come intervenire.

Particolarmente quando si temono attacchi di elateridi e diabrotica è necessario eseguire un attento monitoraggio periodico degli appezzamenti: è infatti difficile stimare per tempo un’infestazione con metodi empirici che utilizzano esche alimentari o trappole, soprattutto con le attuali tecniche di coltivazione che prevedono la semina precoce. 

Risulta quindi necessario un approccio preventivo, basato sulla storicità, sulle precessioni colturali e il numero di esemplari catturati nelle precedenti annate.

Inoltre, questi fitofagi, in modo particolare la Diabrotica che vive esclusivamente su mais, presentano un livello di rischio particolarmente elevato in ambienti ove la coltura risulta estremamente specializzata e in monosuccessione, in alcuni areali addirittura in monocoltura per mancata pratica dell’avvicendamento colturale. 

Come difendere il mais dagli insetti terricoli

In tutti i casi in cui esiste un elevato rischio di infestazione, è indispensabile ricorrere a mezzi e tecniche di difesaper contenere e ridurre al minimo le perdite.

Per gestire in modo preventivo i fitofagi terricoli del mais, Adama ti propone il geoinsetticida granulare SCHERMO 0.5 G.

SCHERMO 0.5 G, a base di Tefluthrin in formulazione granulare, fa quello che serve al maiscoltore quando è impegnato durante la semina: sì risultato atteso, no perdite di tempo

  • È efficace contro tutti gli insetti terricoli pericolosi dopo la semina

  • Agisce per contatto e ingestione e possiede un’azione di repellenza in fase di vapore. 

  • Non fa polvere e scorre bene nella seminatrice

  • Ha granuli leggeri (densità apparente 0,74 g/cm3) per aumentare il contatto con i fitofagi e massimizzare l’azione anche in fase di vapore

  • È utilizzabile anche su mais dolce 

  • È inserito nei principali Disciplinari di produzione integrata

Scopri di più su SCHERMO 0.5 G: vai all’articolo “Quando e come controllare gli insetti del terreno che colpiscono il mais

Visita la pagina dedicata al prodotto SCHERMO 0.5 G per conoscerne le caratteristiche i vantaggi e l'impiego.

 

Gli insetti dell’apparato fogliare

I parassiti della parte aerea della pianta di mais che risultano più dannosi o più frequenti nei nostri areali maidicoli sono:

  • La Piralide

  • La Diabrotica

  • Gli Afidi

  • Le Nottue. 

La Piralide è il parassita del mais maggiormente presente nelle nostre zone di coltivazione e rimane tuttora il fitofago più pericoloso, perché attacchi gravi, frequenti dove questa coltura è coltivata in monosuccessione, causano sia danni diretti sulla pianta, con conseguenti cali di resa, che danni indiretti.

Le erosioni che producono questi insetti, infatti, sono vie di entrata per avere infezioni da funghi micotossigeni, cioè produttori di micotossine, che sono sostanze molto pericolose per l’uomo e gli animali e per questo normate a livello comunitario.

Approfondisci la tua conoscenza dei fitofagi fogliari: leggi l’articolo “Piralide, Diabrotica, Nottue e Afidi del mais: perché e quando devi temerli

Come difendersi dagli insetti che attaccano la parte aerea del mais

Questi fitofagi vanno gestiti al meglio per ridurre le perdite produttive e contenere sotto i limiti di legge la presenza di micotossine.

In tal senso facciamo alcune considerazioni importanti:

  • La gravità del problema dipende dalla destinazione del tuo mais, che va da bassa nel caso di mais destinato alla produzione di energia a molto alta per il mais dolce e per le coltivazioni di mais da moltiplicazione.

  • È inoltre importante conoscere il livello di infestazione, attraverso periodici monitoraggi. 

  • Ci sono tecniche agronomiche che favoriscono le infestazioni (come la monocoltura o la presenza di residui colturali), ma anche pratiche che le riducono (come la rotazione colturale, le lavorazioni con interramento dei residui colturali, l’orientamento verso ibridi vigorosi–tolleranti e semine precoci).

Come sempre, quindi, è opportuno adottare pratiche agronomiche che contribuiscono a ridurre i rischi di attacco, effettuare dei monitoraggi per valutare la presenza e il livello di infestazione e decidere di effettuare un intervento con insetticidi autorizzati, al fine di mantenere i danni sotto una soglia accettabile.

In annate favorevoli agli attacchi fungini su mais, il controllo delle larve di Piralide diventa fondamentale per tutelare la salubrità della granella, sia essa per consumo animale o umano, non essendoci al momento prodotti fitosanitari che controllino in modo risolutivo i patogeni fungini responsabili della produzione di micotossine come fumonisina, deossinivalenolo o zearalenone.

Per controllare Piralide, Diabrotica, Nottue e Afidi, Adama ti consiglia l’impiego di LAMDEX EXTRA, l’insetticida a base di Lambda-cialotrina in granuli idrodispersibili, che controlla bene questi ed altri fitofagi della pianta di mais ed è autorizzato sia su mais che su mais dolce.

  • Altamente efficace su tutti i maggiori fitofagi della parte aerea del mais, inclusi Piralide, Diabrotica, Nottue e Afidi

  • Dotato di rapido potere abbattente e lunga protezione

  • Autorizzato sia su mais che su mais dolce

Per saperne di più su LAMDEX EXTRA, leggi l’articolo "Lamdex extra": l'insetticida contro Piralide, Diabrotica, Nottue e Afidi del mais

Come difendersi dagli insetti con LAMDEX EXTRA

Come difendersi dagli insetti CON I PRODOTTI adama

La nuova linea tecnica di Adama dedicata al mais

A conclusione di questa carrellata sulle principali problematiche fitoiatriche del mais, ti proponiamo la linea tecnica completa delle soluzioni di Adama per questa coltura.

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